Mi piacerebbe raccontarti di quando siamo andati al mare.
Di quel giorno, così limpido nei miei ricordi, che sembra ancora vero. Mi piacerebbe raccontarti di quanto, in quelle ore, niente ha saputo distogliere il mio sguardo.
Guardavo fisso l’orizzonte ma ti sentivo sulla pelle.
Mi piacerebbe raccontarti di quanto io ami il giovedì. Probabilmente per la questione di Giove che “governa”, perché è il pianeta più grande del sistema solare.
O forse per il detto “giovedì gnocchi” che però, non ricordo di aver mangiato mai di giovedì. Sicuramente di domenica si, con il sugo fatto in casa che inebria tutta la stanza.
Probabilmente amo il giovedì perché sono nata di giovedì, un giorno, ricordo, di fuoco (per essere stato agosto doveva essere per forza così).
Mi piacerebbe raccontarti del mio oroscopo. Aveva ragione che sarebbe stata una settimana impegnativa. Io che all’oroscopo credo solo per le caratteristiche astrali (si dice così?), è un ottimo punto di partenza.
Mi piacerebbe raccontarti di quanto, oggi io mi sia resa conto di quanta strada si percorre, prima di arrivare al traguardo.
Quanto è difficile spiegare quanto è bello procedere, incespicare, rialzarsi, e continuare? Quanto è difficile spiegare che dietro ad ogni singolo passo si nasconde la voglia di riscatto?
Ci penso spesso, forse è arrivato il momento di accelerare. E di non fermarsi.
Perché in questi giorni ho raccolto idee, ho fatto incetta di musica buona, ho ascoltato tantissime storie di persone che hanno voluto raccontarmela, ho accolto sorrisi e qualche lacrimuccia.
Mi piacerebbe raccontarti tutto questo ma forse non è il caso.
Solo perché è giovedì, e non voglio rovinarmi il bel ricordo.