Vive e matura nei pensieri, ogni giorno.
Ho trovato la risposta a questa domanda da un milione di dollari guardando, emozionandomi, “La Fémmina”, il corto che le pazze amiche di That’s a Video | Creative Studio (Simona de Simone e Sofia Quercetti), insieme ad altre menti brillanti e creative, hanno tirato su con estrema cura.
Come una costola, questo corto, sembra far parte di ognuno di noi, scatenando un crescendo di sensazioni, a ritmo di una Taranta che non lascia spazio ai battiti lenti del cuore.
Il corto, presentato al Festival del Cinema Europeo a Lecce, è interamente in bianco e nero.
La prima scena che ti arriva dritta in faccia, non è di contesto: è già la chiave di lettura di tutto ciò che accadrà dopo e che non ti aspetti, mai.
Corse libere, in bicicletta, e le camice aperte, per il caldo torrido e il mare. Il vento che schiaffeggia i sorrisi e alliscia i capelli. Un continuo tornare al passato, la sfrenata felicità che non può essere vissuta nell’oggi, perché mai e poi mai, puoi rivelare realmente chi sei.
Un crocifisso, il fischiettare ridondante, un rossetto fuori i contorni delle labbra: tutto ti riporta al filo conduttore di un amore senza fine e mai alla luce del sole. Solo davanti al mare.
Dannatamente triste? NO. Eppure sarebbe la prima cosa che ti verrebbe in mente.
Dannatamente sognante? SI. Eppure sappiamo quanto sognare ci permette di arrivare a toccare destini inesplorati e allo stesso tempo ci butta in un vortice mai uguale di insoddisfazione.
Come fa un amore a durare per sempre? Lo dicono le tv, i giornali e da qualche tempo anche il corto “La Fémmina”: semplicemente vivendolo, ognuno come può.